Una finestra spalancata sui miei pensieri.

lunedì 27 dicembre 2010

non

non ho più niente da dire

non ho più niente da inventare

non so più se ci sono parole

nè atti nè movimenti

oltre quelli usuali

consunti

ripetuti

non c’è più niente da darti

in questo contenitore senza energia

materia grigia passata da uno spillone

di dolore inesorabile

distrutta

come ai santuari

anche in ginocchio

a chiedere la grazia

un vuoto a perdere

lungo la strada

in un canale di scolo

non ti voltare

ti prego

lascia che la pelle si sfaldi

piano piano nell'incedere

inesorabile del tempo

lontana